A dispetto di quanto si potrebbe essere portati a pensare, gli automobilisti disabili sono la categoria che al volante provoca il minor numero di incidenti. Lo certifica l’ACI, Automobile Club d’Italia, il quale ha anche censito il numero di tutti coloro che sono titolari di una patente speciale: 560.000 persone, circa l’1,6% di chi guida un’auto.
Se le case automobilistiche da tempo hanno implementato su svariati modelli di auto soluzioni tecnologiche volte a venire incontro alle esigenze delle persone con disabilità, dal punto di vista invece della burocrazia c’è ancora molto da fare, come ben sa chi ha a che fare con pubbliche amministrazioni in cui sovente manca proprio una cultura della disabilità.
Uno strumento utile di tutela è proprio l’iniziativa proposta dall’ACI, la carta “ACI… Inoltre”, specifica per i disabili possessori di quattro ruote. La tessera permette di diventare membri dell’associazione pagando una quota ridotta rispetto a quella standard, e assicura una serie divantaggi per il possessore: assistenza sanitaria quando si è in viaggio, disponibilità di veicoli sostitutivi, rimborso delle spese per tornare a casa quando si verifica un guasto dell’auto che lascia a piedi, invio di due mezzi di soccorso per l’auto e chi la guida, ed altro ancora.
Si può richiedere la tessera “ACI… Inoltre” attraverso le associazioni dei disabili della propria città o zona di appartenenza. Associarsi all’ACI consente inoltre di accedere ad altri servizi utili per gli automobilisti con patenti speciali, come “PRA a domicilio”, il disbrigo delle pratiche relative al Pubblico Registro Automobilistico a casa propria, e il servizio di soccorso stradale 803.116, con il quale anche chi è affetto da sordità o da mutismo può chiedere aiuto tramite invio di un SMS.