Oggi parliamo di Simone Soria, nato disabile nel 1979 con tetraparesi spastica grave e diventato in seguito diversamente abile grazie al computer e in particolare all’ausilio da lui inventato. Stiamo parlando di FaceMouse, ausilio informatico che permette di pilotare il cursore del mouse muovendo il capo, la bocca o qualunque altra parte del corpo che il disabile controlli davanti a una telecamera collegata al computer, senza l’utilizzo di mani o voce. Muovendo il cursore del mouse, la persona con handicap è in grado di scrivere, comunicare, navigare in internet e utilizzare tutte le funzioni classiche del computer.
L’idea nasce proprio da lui stesso a causa della sua grave forma di paralisi che non gli permette di muovere gli arti e di comunicare a voce, se non con fatica. Fortunatamente già da ragazzino inizia a utilizzare il PC per studiare e scrivere attraverso delle tecnologia rudimentali. Riesce a laurearsi a pieni voti in ingegneria informatica e scrive la sua tesi di laurea proprio sul prototipo di FaceMouse. Grazie ai finanziamenti dell’FSE, Fondo Sociale Europeo, è entrato in circolazione ed è ora in grado di aiutare qualsiasi disabile con gravi disfunzioni motorie.
Insieme all’ingegnere Perini fonda A.I.D.A (“Ausili Informatici per Disabili ed Anziani”), laboratorio che idea e sviluppa nuove tecnologie per disabili e anziani con lo scopo di facilitare loro la comunicazione e l’utilizzo del computer. Dato che la disabilità non si può standardizzare o categorizzare e ogni persona con handicap ha le proprie esigenze, ha progettato ausili informatici capaci di adattarsi a moltissimi casi. Simone e i suoi collaboratori creano infatti dispositivi su misura offrendo le proprie consulenze e la gamma di software sviluppata nei laboratori A.I.D.A.